Raimondo Rocco, un nostro lettore ed autore che non ha mai tempo mi segnala questo articolo che ben merita di essere pubblicato e letto:
"..............Adolfo Fossataro, che occupò l’intero piano attico (l’unico a essere realizzato e rifinito anche internamente da Luigi Moretti in persona, salone triplo, sala da pranzo, sei camere, cucina, tinello, quattro servizi, lavatoio e terrazza panoramica, oggi in vendita a €1.990.000), fu anche produttore cinematografico e volle nel palazzo come suoi condomini il regista del neorealismo insieme al principe della risata, i due mostri sacri di quegli anni, le due facce della realtà italiana, ad assecondare quel chiaroscuro magico creato dalla fantasticheria dell’architetto. In mezzo la diva per eccellenza. E i quattro ospiti dell’immaginazione di Moretti in quegli anni, in un accavallarsi continuo di destini incrociati, oltre a condividere lo stesso stabile, si sarebbero incontrati nei luminosi contesti del cinema: Fossataro avrebbe prodotto il bellissimo “Viaggio in Italia” diretto da Rossellini e interpretato dalla Bergman, (1955), Totò sarebbe stato diretto dallo stesso Rossellini in “Dov’è la libertà” (1952) trovandosi nella pause di lavorazione a discorrere con l’attrice svedese. Ma sarebbe stato su quel set travagliato (Rossellini era spesso assente e intere sequenze furono girate da Monicelli e Fellini) che l’attore napoletano si sarebbe innamorato di Franca Faldini, la compagna con la quale avrebbe diviso gran parte del resto della sua esistenza proprio nella casa del Girasole: “La base della mia vita è la casa – confidò nel 1963 a Oriana Fallaci – per me, è una fortezza, quasi una persona. Quando vi entro la saluto sempre come una persona: «Buonasera, casa»............." Leggi tutto
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